
Veuve Clicquot Grande Dame 1998: il prestigio di una vecchia Maison
Ritratto aristocratico di una bollicina
Credo sia ormai ben nota la mia propensione alle bollicine (italiane e francesi), ma quando si stappa una bottiglia di Champagne, chissà perché, si avverte sempre quel quid in più. Chapeau!
Lo Champagne che vado ad assaggiare non è uno Champagne qualsiasi, ma è l’etichetta più prestigiosa di una Maison che non ha bisogno di presentazioni: la “Veuve Clicquot Ponsardin”. L’annata 1998 de “La Grande Dame” si presenta di un bel giallo oro, molto intenso, ma luminoso tanto da evidenziare il continuo rincorrersi delle bollicine nel calice. Se il perlage è fine e fittissimo, al naso non manca di trasmettere tutta una serie di profumi netti e precisi; infatti la frutta non va a nascondere la mineralità e la nota mandorlata. In bocca la Grande Dame è nobile, decisa e cremosa allo stesso tempo, con una lievissima sfumatura burrosa che ben bilancia una certa acidità ancora marcata.
E’ un vino da lungo invecchiamento: dà il meglio di sé dopo anni, il tempo che l’aristocraticità del Pinot Noir ben si amalgami con la finezza e la freschezza dello Chardonnay. La sottile profondità alla lunga regalerà un vino longevo e di grande valore… Una bollicina da meditazione!
Scheda del vino: Veuve Clicquot Grande Dame 1998
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