
Tappa in Indonesia: i vini di Bali.
Clima particolare.
I vini di Bali si distinguono principalmente per tre ragioni: per il clima tropicale dell’isola, per la varietà delle uve e per la fiscalità islamica dell’Indonesia.
A Bali, a 8 gradi di latitudine sud, il clima rimane caldo tutto l’anno. L’umidità varia secondo la stagione, con o senza piogge fa sempre caldo. la vegetazione tropicale cresce senza pausa invernale. Un clima decisamente insolito per la vite, abituata ad un regime più temperato; la forte umidità favorisce le malattie e l’uva è spesso abbondante ma acquosa, senza la densità necessaria a una vinificazione di qualità.
Altra caratteristica dell’isola, anche se di religione induista, è la fiscalità identica a quella dell’Indonesia, il paese musulmano più popolato del pianeta, dove l’importazione di vino è fortemente tassata. Poco prima del 1992, l’ereditiere di una famiglia produttrice di alcol e riso, possessore di una preziosa licenza di distribuzione, decise di raggirare il sistema fiscale producendo vino sull’isola. L’uomo d’affari si è associato ad un enologo francese, Vincent Desplat, e insieme hanno tentato di vinificare i soli grappoli esistenti, un’uva nera da tavola del ceppo Alphonse- Lavallée.
Di proprietà dell’ereditiere, la tenuta di Hatten nel 1994 ha cominciato a produrre un vino rosato, fresco, fruttato, adatto alla cucina marinara e tendenzialmente piccante dell’isola. Ogni settimana, per tutto l’anno, l’azienda ha comprato l’uva dai contadini locali che poi veniva torchiata e vinificata.
A Bali, appena colti i grappoli, si pota la vite che subito ricomincia a mettere foglie, fiori e uva e dopo circa quattro mesi si vendemmia. L’azienda oggi coltiva 35 ettari di uva bianca di un vitigno curioso, il belgia muscat, pur continuando sempre a comprare l’uva nera dai contadini. Piantate a pergolato, le viti producono moltissima uva e proteggono gli operai dal sole cocente.
Dopo vent’anni di sperimentazione la scommessa sembra vinta: produrre vino ai tropici è possibile. Un rosso, due bianchi e due frizzanti fatti con metodo tradizionale. L’azienda Hatten importa anche dall’Australia blocchi congelati di succo d’uva non fermentato, con buccia e vinaccioli, che viene poi vinificato a Bali con il marchio Two Islands.
I ristoratori e gli albergatori dell’isola che hanno clienti che amano il vino, importano difficilmente bottiglie dal resto del mondo e comprano quindi il vino dell’unica azienda del posto che vinifica uva locale.
Hatten non esporta la sua produzione. Per assaggiare il vino bisogna andare a Bali!
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