vitigno prosecco

Alla scoperta dei vitigni: il Prosecco

La bollicina snella e leggera

Le ipotesi più accreditate circa l’origine di questo vitigno sono due: la prima lo vuole originario di Prosecco, comune del Carso triestino in prossimità del confine con la Slovenia, dove era chiamato “Glera”; da lì sarebbe approdato nella Marca Trevigiana per spingersi poi fino ai Colli Euganei, dove avrebbe preso il nome di “Serprina”. La seconda ipotesi fa seguire al Prosecco un itinerario diverso: dai colli Euganei si sarebbe gradualmente diffuso verso la Slovenia.

Certamente la zona storica di maggior interesse e diffusione rimane la provincia di Treviso, in particolare la zona settentrionale sulla sinistra del fiume Piave. E’ storicamente presente in quasi tutte le province del Veneto (sono escluse Rovigo e Verona), anche se il grande successo di cui gode, da almeno vent’anni, il vino frizzante ottenuto da queste uve ha allargato la sua diffusione a nuove aree. La terra di elezione resta comunque il Trevigiano, in particolar modo le colline che congiungono Conegliano a Valdobbiadene, dove risiede l’omonima denominazione. A est di Valdobbiadene si incontrano i vigneti che danno vita alla ristretta e celebre sottozona del “Cartizze”. Il Prosecco rimane comunque molto comune in tutta la provincia di Treviso, così come sui Colli Euganei.

E’ un vitigno rustico e vigoroso, viene piantato tanto in pianura che lungo i pendii collinari, dove raggiunge i suoi risultati migliori. Il grappolo è di dimensioni medio-grandi, piramidale, allungato. L’acino è medio con buccia sottile, ma abbastanza consistente, leggermente punteggiata e di colore giallo/dorato. Di solito le uve vengono vendemmiate nella prima metà di ottobre.

Il vitigno si presta molto bene alla spumantizzazione, ma anche all’ottenimento di vini fermi, leggeri e fruttati. Le tipologie previste dalla Doc sono: “Tranquillo”(privo o quasi di anidride carbonica), “Frizzante” e “Spumante”. Tra gli spumanti le tre tipologie sono: il “Brut”, l’ “Extra Dry” e il “Dry” in base al contenuto zuccherino. Si tratta di vini dal colore paglierino scarico, con profumi floreali e fruttati. In bocca è leggero, fresco, con sensazioni citrine. Una maggior concentrazione zuccherina conferisce al vitigno una importante espressione aromatica.

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