odori e difetti 2

Odori e difetti del vino

Quando di vino non si gode

Il più frequente degli odori sgradevoli che segnalano un difetto del vino è quello di tappo, percepibile già all’olfatto, ma in modo ancora più netto al gusto: è trasmesso al vino dal sughero attaccato da funghi parassiti.

Un altro segnale preoccupante è l’odore di rifermentazione e di feccia (sentore quasi di rancido), causato da un contatto eccessivamente protratto del vino con fecce ormai ossidate oppure da una rifermentazione non voluta, e quindi non controllata, in bottiglia (accade per lo più nei vini acquistati in damigiana e imbottigliati a casa).

Un terzo difetto può essere provocato da batteri che si sviluppano in botti mal conservate e non pulite con gli appositi prodotti antisettici; a volte invece si deve a uve non perfettamente sane: si avverte cogliendo sentori che ricordano la tintoria.

L’odore di ossidato (marsalato) è tipico di un vino rimasto troppo a lungo a contatto con l’ossigeno. Denuncia un processo irreversibile e costituisce un grave difetto, tranne per i vini che fanno dell’ossidazione la loro principale caratteristica (come, per l’appunto, il Marsala).

Un altro difetto facilmente riscontrabile è quello di ridotto (odore di chiuso), percepibile nei vini che hanno subito un invecchiamento in bottiglia in un ambiente privo di ossigeno. Talvolta scompare o si attenua, lasciando ossigenare il vino.

Infine l’odore di zolfo è provocato da un uso eccessivo di anidride solforosa. Avvertibile sia al naso sia in bocca, si può associare all’odore della lana bagnata o all’odore delle uova marce. Anche in questo caso non è possibile rimediare e il vino (ahimè!) va buttato.

CONDIVIDI SU:

Articoli correlati

  • La vinificazione in rosatoNella vinificazione in rosa le uve vengono pigiate e diraspate e lasciate nelle vasche di fermentazione per un periodo di 12-24 ore, in modo da permettere alle bucce di rilasciare solo in parte le sostanze coloranti che contengono (a seconda della varietà e della tipologia di rosato che si vuole…
  • "I" come "Imbottigliamento"L'imbottigliamento è l'atto finale della vinificazione, ma non è affatto detto che l'affinamento sia terminato: molti vini richiedono infatti mesi, o addirittura anni, di ulteriore riposo in bottiglia per maturare. E' un'operazione delicata e importante: massima igiene e minor contatto possibile con l'aria sono le prime due regole da seguire.…
  • "D" come "Deposito"Il residuo che capita di trovare in una bottiglia non significa necessariamente che il vino sia cattivo. E' molto più importante, come indice di qualità, verificare la limpidezza di un vino: un liquido torbido, con particelle perennemente in sospensione, può far pensare a una rottura del colore e della limpidezza,…