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Manna 2012: freschezza e complessità delle Dolomiti

La cuvée bianca di Franz Haas

Quella di Franz Haas è un’azienda leader in Alto Adige. Il vulcanico vignaiolo è sempre intento allo sviluppo di nuovi prodotti e i suoi progetti si trasformano puntualmente in realtà. Trattandosi, dunque, di uno dei migliori produttori altoatesini dimostra un talento davvero versatile: dal Moscato Rosa al Pinot Nero, da un sofisticato taglio bordolese (Istante) al Gewurztraminer i suoi vini sono sempre un successo.

Il vino che vorrei raccontarvi oggi è piuttosto singolare, si tratta di una cuvée di quattro grandi uve a bacca bianca: Riesling, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Traminer. Il Manna è stato studiato per così dire a tavolino e porta il cognome della moglie del celebre Haas. Ricordo quando comprai per la prima volta una bottiglia di Manna: l’enotecario mi confidò che non tutti apprezzano una cuvée così particolare e in effetti quando a casa stappai la bottiglia pochi dei miei ospiti rimasero piacevolmente sorpresi. Personalmente mi ritrovai a promuoverlo a pieni voti sia per la ricchezza olfattiva sia per l’elegante intensità del sorso.

Si è rivelato complesso il Manna 2012 con sfumature fruttate tropicali, addirittura terrose, seguite da un palato ricco con una viva vena minerale. La mineralità evidente non va però a coprire la freschezza della beva. Finale lungo, intenso e decisamente pulito.

E’ il vino perfetto da abbinare a piatti diversi con i più svariati ingredienti. Nella mia “lista della spesa” è già segnata l’annata 2013… devo assolutamente assaggiarla il prima possibile, dal momento che sarà la prima annata prodotta anche  con una piccola percentuale di Kerner.

 

Scheda del vino: Manna 2012. Franz Haas


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