viticoltura biodinamica

La viticoltura biodinamica

Il marchio Demeter

La biodinamica è una tecnica agricola fondata sulla conoscenza delle forze che governano gli esseri viventi, dotata di strumenti specifici e di antiche basi culturali. Difficile da comprendere per la maggior parte dei tecnici e dei produttori, la biodinamica in viticoltura fa parlare di sé perché utilizzata da decenni con successo in alcune tra le più note e storiche aziende francesi, e da qualche tempo approdata anche in Italia e nel resto del mondo. I principi dell’agricoltura biodinamica furono descritti nel 1924 durante una serie di conferenze per agricoltori in Germania.

Innanzitutto è necessario precisare che non esiste un protocollo riconosciuto che disciplini e garantisca la fase di vinificazione, ma sono prese in considerazione solo le operazioni colturali in vigna: come per i “vini biologici” è quindi inappropriato parlare di “vino biodinamico”; si potrà parlare soltanto di “vino ottenuto da uve da agricoltura biodinamica”.

I prodotti ottenuti da agricoltura biodinamica (in questo caso, le uve) sono riconosciuti a livello mondiale dal marchio Demeter, associazione ambientalista internazionale che garantisce in tutti i continenti la qualità biodinamica delle produzioni vegetali e animali, verificando l’effettiva applicazione nelle aziende dei principi metodologici. L’agricoltura biodinamica vieta , come quella biologica, l’utilizzo di prodotti di sintesi chimica (diserbanti, antiparassitari, concimi) e di organismi geneticamente modificati: per questo il marchio Demeter, che certifica una qualità specifica, quella biodinamica, può essere concesso soltanto ad aziende già certificate biologiche.

Quello che fondamentalmente distingue la viticoltura biologica da quella biodinamica, può essere riassunto e semplificato nell’utilizzo dei preparati biodinamici, prodotti naturali ottenuti da particolari processi fermentativi di diversi organi animali e differenti specie vegetali, opportunamente diluiti, dinamizzati e distribuiti sul terreno e sulle piante. L’utilizzo costante dei preparati rappresenta la condizione necessaria e basilare per un’azienda viticola biologica per ottenere il riconoscimento della qualità biodinamica, ma esistono altre condizioni che possono influire ed essere valutate di volta in volta: il compostaggio del letame, la gestione del suolo e la tipologia delle lavorazioni, la tendenza dell’azienda al ciclo chiuso delle sostanze, sono i criteri più importanti che possono influire sull’ottenimento del marchio Demeter.

In linea generale i produttori biodinamici tendono a rivendicare un vino non elaborato in cantina, ma semplicemente frutto di uve sane e mature, il cui mosto è lasciato fermentare con i propri lieviti autoctoni senza ricorrere a interventi fisici o chimici che ne stravolgano l’originaria composizione.

Questa filosofia comporta la produzione di vini molto tipicizzati, non solo per le caratteristiche varietali, ma anche per quanto riguarda il territorio di provenienza, differenti ogni annata in quanto vera espressione del terroir da cui hanno origine.

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