
“Gaiun Martinenga ’90”: un Barbaresco misterioso
Ventiquattro anni di storia
Pare che l’attesa del piacere sia essa stessa piacere… Io il piacere dell’attesa non l’ho avuto, ma mi sono trovata catapultata nel piacere della sorpresa. E’ la sera di Halloween, nessun dolcetto, ma soprattutto nessuno scherzetto. E’ tutto vero: sulla tavola trovo una bottiglia di Barbaresco, la cui epoca di vendemmia corrisponde al 1990. Sembra passato un secolo!
Il Barbaresco in questione è il “Gaiun Martinenga” di Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Gresy. Ventiquattro primavere ha compiuto questo nebbiolo in purezza prima di carezzare delicatamente le papille della fortunata (che sarei io!).
Effettivamente dimostra tutta la sua età: i terziari sono evidenti, le note di sandalo e incenso si mescolano alle spezie. E’ un Barbaresco misterioso, aristocratico, di gran classe, quasi snob. Sa di piacere, infatti la sua beva calda e morbida conquista fin dal primo sorso, per arrivare a sedurre con il finale lunghissimo ed accattivante.
L’Azienda ha seguito da sempre in questa prestigiosa zona alcuni dei principi fondamentali per la produzione di un vino eccellente: la scelta di terreni vocati con un’esposizione particolarmente favorevole e seguendo con estrema cura le operazioni di vinificazione e di invecchiamento
Scheda del vino: Barbaresco “Gaiun Martinenga” 1990
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