Amarone Costasera Masi 2003

E lo chiamano errore: Amarone Classico 2003 “Masi”

Il fratello amaro del Recioto

E’ proprio così: l’Amarone ha origine da un errore di fermentazione. Se per il Recioto viene bloccata la fermentazione per conservare ottimamente tutta la parte zuccherina che conferisce poi al vino quell’inconfondibile dolcezza appassita, per l’Amarone non viene volontariamente interrotto alcun processo e tutta la parte zuccherina viene trasformata in alcol. Possiamo quindi affermare che l’Amarone nasce da una dimenticanza.

…e che dimenticanza! Nasce così un vino sì “amaro”, da qui il nome Amarone, ma un vino deciso, netto, suadente che negli anni si è ritrovato  ai vertici della nostra cultura enologica insieme al Brunello di Montalcino e al Barolo.

Sia chiaro, i critici sono convinti  (e modestamente anche la sottoscritta) che con Quintarelli sulla piazza tutti gli altri produttori possono solamente concorrere per il secondo posto. Io credo che Masi possa tranquillamente aggiudicarsi un posto sul podio. Il suo Amarone Classico Costasera è pieno, caldo, avvolgente e vellutato e descrive perfettamente il territorio della Valpolicella. Se consideriamo che l’annata degustata è la 2003 (quella torrida per intenderci), non troviamo spigoli o sbavature nel calice, ma solo una grande concentrazione di frutto rosso e tanta spezia probabilmente dovuta all’invecchiamento.

Scheda del vino: Amarone della Valpolicella Classico 2003 “Masi”


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