
Dom Ruinart 1996: ricercata e nobile bollicina
La più antica maison di Champagne
E’ una fresca serata di ottobre, le giornate si fanno via via sempre più corte e sulla tavola arrivano piatti più robusti e gustosi. Che cosa c’è di meglio di una buona bollicina per ravvivare l’atmosfera? Niente, direi.
Accogliamo l’autunno con un piccolo gioiello della maison più antica di Champagne: Dom Ruinart 1996. In realtà questa bottiglia è stata stappata per festeggiare un compleanno, ma facciamo finta che sia anche in occasione del cambio di stagione… Si sa che le bollicine sono sinonimo di festa!
Aprire un Dom Ruinart ’96 è già di per sé una festa! Compleanni e anniversari sono solo dei pretesti. Stappare una bottiglia di vent’anni poi, rende il tutto ancora più emozionante per via del lungo tempo trascorso a “coccolare” una creatura che alla fine sta prendendo il volo.
Questo Dom Ruinart si presenta di un colore giallo oro brillante, la bollicina è finissima, rapida ed elegante nella sua danza nella flute. La spuma è secca, maestosa e crepitante. Profumo di buona intensità e complessità con note fruttate di agrumi, tra cui il cedro, sentori di salvia e mandorla e una leggera tostatura. Secco e morbido in bocca, sapido, ha un grande equilibrio tra la corposità evidente e la buona freschezza data dall’acidità. Già, perché nonostante l’età questo champagne è riuscito a conservare perfettamente la freschezza e l’acidità.
Un capolavoro assoluto frutto delle grandi uve della Cote des Blancs e della Montaigne di Reims. Cin cin!
Scheda del vino: Dom Ruinart 1996
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