Apparita1999 cover

Autoritratto toscano: “L’Apparita 1999”

Icona dell'enologia italiana

Ricordate la magra figura che feci di fronte alla bottiglia coperta di Akronte 2001? Ecco, se in quel frangente le Marche sono state confuse con la Toscana, non si può certo dire che si è verificata la stessa situazione imbarazzante durante una bella serata a base di Apparita ’99. Qui il Merlot l’ho azzeccato immediatamente e la mia “bussola mentale” mi ha subito indirizzato verso il territorio toscano.

Non ho sbagliato un colpo!

L’azienda “Castello di Ama” è localizzata infatti nel cuore del Chianti Classico, tra Gaiole e Radda in Chianti. Le vigne hanno tutte una buona esposizione al sole e i terreni sono ricchi di argilla. Questo piccolo cru si trova precisamente nella parte più alta del vigneto “Bellavista”.

Gli intensi profumi di prugna e di ribes inebriano i sensi già all’inizio dell’esame olfattivo, il quale si sviluppa in un secondo momento con note di eucalipto e tracce di liquirizia. La beva è piena, rotonda, evidente la “spalla” tipica del vitigno Merlot.

L’Apparita è infatti ottenuto dalle migliori uve della varietà Merlot provenienti da una piccola parcella innestata ad Ama nel 1982. Aristocratico e raffinato, è un fuoriclasse carico di carattere che rispecchia perfettamente lo stile improntato su vitigni internazionali dei Supertuscan.

Scheda del vino: Castello di Ama “L’apparita 1999”


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