
Alla scoperta del Moscato Passito della Valle Bagnario di Strevi
Piccola realtà della provincia di Alessandria
Il paese di Strevi da sempre lega la sua storia e le sue sorti al vino, in particolare al vino Moscato. Sino a una decina di anni fa il cru di eccellenza delle terre di Strevi era chiamata ironicamente “valle degli sceicchi”, perché i viticoltori che possedevano vigne su quei terreni erano i più ricchi della zona. Al momento della vendemmia, quando qui ancora tutti facevano vino, nella zona c’era un profumo di moscato intensissimo.
Per fare il Moscato Passito della Valle Bagnario di Strevi si sceglie il fiore della vendemmia (effettuata rigorosamente in cassetta), ovvero i grappoli più sani e spargoli e si sistemano su graticci ad appassire; a novembre si pigiano e si mettono a fermentare con parte delle bucce, pulite dei vinaccioli e delle scorie.
Il Passito di Valle Bagnario rischiava di scomparire: troppo lavoro, una remunerazione scarsa rispetto all’impegno, troppo anziani i viticoltori rimasti. Grazie al lavoro di un gruppo di appassionati è nato un Presidio. Si è formata un’associazione che riunisce tutti i produttori, è stato stilato un disciplinare molto rigido, si è dato il via a sperimentazioni e degustazioni per arrivare a capire quali siano le tecniche più efficaci per ricavare un grande vino.
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