
Alla scoperta del Lambrusco Viadanese (o Mantovano).
Un angolo di Lombardia
Per quanto limitata, la coltivazione del lambrusco si estende anche nelle campagne a ridosso della riva sinistra del Po, in territorio lombardo. Nella zona di Viadana e Sabbioneta, in particolare, la fa da padrone il Lambrusco Viadanese, detto anche “Mantovano” perché in effetti si tratta di un tipo di lambrusco coltivato quasi esclusivamente in provincia di Mantova e in misura minore nel Cremonese.
Deve la sua fortuna all’agronomo Ugo Ruberti che, apprezzandolo parecchio, lo diffuse, intorno alla fine del secolo scorso, in tutto il territorio mantovano, partendo dall’originaria zona di Viadana dove lo aveva scoperto. Per questo motivo è noto anche con il nome di groppello Ruberti, anche se si tratta senza dubbio di lambrusco e non di groppello, o comunque di una varietà non associabile alla famiglia dei groppelli.
Ha un grappolo di notevole lunghezza, cilindrico, compatto, tanto da deformare la rotondità degli acini che a piena maturazione tendono a schiacciarsi. La buccia è molto pruinosa e di colore blu intenso. In genere il vino ha un colore rubino carico e profumi intensi con note fruttate e floreali di amarena e di viola. Decisamente tannico, ha robusta corposità ma anche una certa armonia.
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