
Alla scoperta dei vitigni: il Tempranillo
Origini iberiche.
Il Tempranillo pur essendo un vitigno essenzialmente iberico, si sta facendo molti amici in diversi Paesi del mondo, perché è piuttosto precoce nella maturazione, (temprano in spagnolo significa presto) quindi si adatta a climi freschi ed è molto produttivo (tante volte, ahimè, a discapito della qualità).
E’ il vitigno a bacca nera più importante della Spagna e nelle zone con il clima più fresco, ad esempio nella Ribera del Duero, il vino ha uno stile tendenzialmente fruttato e brillante, mentre nelle zone con clima un po’ più caldo come la Valle del Douro (in Portogallo) il vino risulterà più speziato e floreale.
In Italia il Tempranillo è stato confuso con la Malvasia nera in Toscana e in Basilicata, tanto che oggi non è certo quanto dei 2700 ettari di Malvasia nera censiti siano in realtà Tempranillo.
La foglia è grande, mentre il grappolo è mediamente compatto e anch’esso piuttosto grosso. L’acino è di dimensione media e irregolare, la buccia piuttosto spessa di colore blu/nero. Il vino è generalmente di un colore rosso rubino intenso, alla beva si rivela caldo e rotondo. Fragola, amarena, prugna, spezie, tabacco e vaniglia sono i descrittori principali.
Il vitigno si trova anche in Australia, in California, in Francia e in Argentina.
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