
Alla scoperta dei vitigni: il Fumin
L'uva molto sensibile
Il Fumin è un vitigno autoctono a bacca rossa della Valle d’Aosta. Le prime testimonianze risalgono alla prima metà del 1800, e già Lorenzo Gatti ne parlava abbondantemente nel “Saggio sulle viti e sui vini della Valle d’Aosta“.
Il nome Fumin deriva dal profumo che spesso si ritrova nel vino che si ricava da questa uva. Originariamente questo vitigno non veniva vinificato in purezza ma era utilizzato principalmente per dare colore e acidità ai vini meno strutturati, mentre più recentemente viene anche vinificato in purezza ottenendo grandi risultati.
L’ area di coltivazione si estende fino ad un’altitudine di 600/650 metri. Oggi è piuttosto diffuso nei vecchi vigneti di Aymavilles, in associazione con il Petit Rouge. Il Fumin è poi un vitigno molto sensibile alle variazioni climatiche, il che comporta che le vigne debbano essere selezionate con estrema cura per ottenere i risultati sperati.
Il grappolo del Fumin è solitamente medio/piccolo e piuttosto compatto, l’acino è piccolo e la buccia molto consistente, pruinosa e tendente al colore blu. Il vitigno Fumin ha vigoria elevata e matura tardivamente.
Il vino che ne deriva si presenta solitamente carico di colore e i profumi sono ampi, intensi, leggermente erbacei. In bocca è ricco, corposo, caldo , morbido, dal tannino fine ed elegante. Ha una buona predisposizione all’affinamento in legno piccolo.
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